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Pietro nel mondo

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Puglia

Bari - Barletta Andria Trani - Brindisi - Foggia - Lecce - Taranto

Il “tacco” dello stivale italiano; una terra incantevole fatta da un ampia pianura detta Tavoliere con una lunghissima costa prevalentemente bassa e sabbiosa ed a tratti alta e rocciosa. Tra le zone più belle cito: il Gargano, dalle strade panoramiche e con la Foresta Umbra ricca di flora e fauna; le Murge, colline ricche di uliveti, dall’alto di una di queste il misterioso Castel del Monte fortezza dalla forma ottagonale domina un territorio con le sue affascinanti masserie circondate da campi bruciati dal sole; il Salento con spiagge di velluto e mare da far invidia ai Caraibi. E poi città e borghi come Ostuni dalle bianche mura, Alberobello con i caratteristici trulli, Lecce capitale del barocco. Tra i miei piatti preferiti ci sono le Orecchiette con le Cime di Rapa, la Zuppa di Pesce Garganica accompagnata dal favoloso Pane di Altamura. Un buon rosso come il Primitivo di Manduria è l’ideale per accompagnare i pasti.

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Provincia di Bari

Superficie: 3865,14 Km²   Popolazione: 1.221.782  Comuni: 41

Alberobello: tramonto sui trulli

Alberobello: tramonto sui trulli

Foto di viaggio...

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Alberobello

Gioia del Colle

Polignano a Mare

Chiesa a trullo Parrocchia Sant'Antonio da Padova

L'ingresso del paese ricorda che qui c'è un importante aeroporto militare

La famosa spiaggia di Lama Monachile

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Provincia di Barletta-Andria-Trani

Superficie: 1542,10 Km²   Popolazione: 377.973 Comuni: 10

Barletta: il Castello

Barletta: il Castello

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Barletta

Castel del Monte

Castel del Monte

Teatro Curci inaugurato nel 1872

Castello medievale fatto costruire dall'imperatore Federico II di Svevia

Interni spogli del castello

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Provincia di Foggia

Superficie: 7008,69 Km²   Popolazione: 590.304 Comuni: 61

Isole Tremiti: Abbazia di Santa Maria a Mare

Isole Tremiti: Abbazia di Santa Maria a Mare

racconti di viaggio...

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Marina di Lesina

Isole Tremiti: San Nicola

Isole Tremiti: San Domino

Qui, in questa località ai piedi del Gargano, ho fatto la mia unica esperienza in un villaggio turistico all inclusive. Arrivato nel tardo pomeriggio dopo un estenuante viaggio dovuto ad una chilometrica coda sulla tangenziale di Bologna, entro nel villaggio e vengo accolto dalla hit del momento “Vieni a ballare in Puglia”. Il bungalov dove alloggiavo era spazioso, con due camere da letto ed una cucina che ovviamente non ho mai usato. Il paese è moderno, case vacanze, ristoranti e poco altro. La spiaggia è il punto forte di questa località; la raggiungevo a bordo di un comodo trenino navetta, era enorme e di sabbia fine color nocciola; il mare, dai bassi fondali come piace a me, ha l’acqua un po torbida forse a causa del forte vento che tirava ogni giorno. Nonostante i tornei di tennis e le gare di tiro con l’arco, in pochi giorni ho visto crescere il mio girovita a causa dell’ottima ed abbondante cucina con servizio a buffet. Dopo cena alternavo gli spettacoli musicali e di teatro che si svolgevano nell’anfiteatro, alle serate di ballo latinoamericano; insomma una vitaccia…

Partito di buon mattino da Rodi Garganico, con un affollato traghetto, dopo un ora di navigazione arrivo all’isola di San Nicola. Subito dopo l’approdo, c’è un bar dove oltre a bere un buon caffè è prudente fare uso del bagno poiché poi non se ne troveranno altri. Zainetto in spalla mi avvio su fino all’Abbazia di Santa Maria a Mare. Cammino su un suggestivo ciottolato tra possenti mura; ogni tanto da una feritoia si scorge il mare di un bellissimo colore azzurro. Sudato in questa afosa giornata di metà luglio giungo innanzi all’ingresso del santuario; la facciata porta i segni dei colpi sparati dalla flotta inglese durante l’occupazione napoleonica dell’isola. Seduto sui gradini di un monumento divido i miei panini con un gatto randagio; a me il pane a lui il companatico. Passeggio lungo l’antico colonnato di questa abbazia prima benedettina e poi cistercense e con la fantasia torno all’anno mille e immagino i monaci guardare al largo questo incredibile paesaggio. Dall’alto, mentre un caldo vento di Scirocco mi accarezza il viso, il mio sguardo scende sull’isola disabitata di Capraia. Di fronte la verde isola di san Domino, prossima meta.

La visita di San Domino comincia con il periplo dell’isola. Il mare, in questa limpida giornata d’estate, è di un celeste pastello. Cominciamo con l’avvistare lo Scoglio dell’Elefante, una enorme roccia dalle sembianze di un pachiderma con la proboscide in acqua. Si prosegue col visitare le grotte marine: la prima è la Grotta delle Viole; poi si passa alla Grotta del Bue Marino così chiamata perché in un lontano passato furono avvistati alcuni esemplari di Foca Monaca, una specie rara ora presente solo in Sardegna; la grotta è lunga circa 70 metri, in fondo alla quale c’è una spiaggetta raggiungibile solo a nuoto...l’acqua è profonda quattro metri che viste le mie scarse capacità natatorie sono sufficienti a farmi desistere dal raggiungerla. L’imbarcazione si ferma in un punto dove sott’acqua c’è una statua che i più temerari si immergono per ammirare. Tornato sulla terraferma, percorro a piedi una strada panoramica che si affaccia su un mare dai diversi colori. Raggiunta l’affollata spiaggia di Cala delle Arene trovo un angolino dove appoggiare lo zainetto e finalmente faccio il bagno nell’acqua trasparente delle isole Tremiti.

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Provincia di Lecce

Superficie: 2797,77 Km²   Popolazione: 763.778 Comuni: 96

Marina di Pescoluse: Maldive del Salento al tramonto

Marina di Pescoluse: Maldive del Salento al tramonto

racconti di viaggio...

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Otranto

Spiagge del Salento Ionico

Torre Pali

Ho girato alcune spiagge della zona munito di ombrellone e stuoia così da risparmiare e scegliere ogni volta il posto più adatto per prendere il sole: la prima a nord di Torre Pali è la Spiaggia dell’Isola della Fanciulla selvaggia e ricca di vegetazione, da cui si raggiunge facilmente a nuoto l’omonimo isolotto facendo attenzione solo ai numerosi scogli immersi nell’acqua; quella di Marina di Salve è piccola con le case vicinissime e nei pressi della torre ci sono pesciolini che mordono forse incazzati per le numerose trappole dette nasse messe da improvvisati pescatori; a sud di Torre Pali la mia preferita, una lunga lingua di sabbia chiara tra vegetazione mediterranea e mare cristallino anche conosciuta come “Seychelles del Salento”, all’inizio libera e selvaggia poi con numerosi lidi attrezzati. scendendo di tre chilometri a sud poco prima di Marina di Pescoluse ci sono le famose “Maldive del Salento”, belle con un mare limpido e soffice sabbia dorata, ma troppo affollate e unico stabilimento balneare con prezzi giornalieri che vanno da un minimo di 32 euro in ultima fila a 40 euro per un ombrellone a 65 euro per un gazebo. Dopo le 18 entro gratuitamente nel parcheggio, e dopo aver steso il mio telo mare ho aspettato che la spiaggia si spopolasse per fare le foto migliori, immergermi nell’acqua trasparente ed infine con i piedi massaggiati dalla sabbia fine, cammino godendomi un romantico tramonto.

Da tempo sognavo di vedere questo luogo e l’aspettativa non è andata delusa. Trovo fortunatamente parcheggio gratuito nei pressi del porto a due passi dal centro. Davanti ai miei occhi l’imponente Castello Aragonese. Passo su un ponte levatoio le possenti mura e mi trovo immerso in un dedalo di viuzze brulicanti di gente. Salgo più in alto e da uno dei suoi bastioni, dove per secoli si scrutava il mare alla ricerca di navi nemiche, smartphone alla mano cerco lo scatto migliore. Cattedrale di Santa Maria Annunziata chiesa che conserva le reliquie dei martiri che, durante l’invasione turca del 1480, si rifiutarono di abiurare la propria fede. Poco distante in direzione del porto incontro l’ancora più bella Chiesa di San Pietro testimonianza del passato bizantino della città. Cena sulla terrazza di un ristorantino in un vicolo del borgo storico. Passeggiata serale sul Lungomare; attraverso la piazza con al centro il monumento agli Eroi ed entro dalla Torre Alfonsina nel mio angolo preferito. Luci fioche danno atmosfera rinascimentale alle mura del Castello fino a Porta Terra, oltrepassata quella si ritorna alla modernità. Mentre le stelle scendono ad illuminare la notte di Otranto io mi sono innamorato di questa città dal fascino orientale, e si sa, per gli innamorati il cielo è sempre bellissimo.

La strada che mi porta qui è purtroppo costellata di sudiciume rovinando un po l’atmosfera del paesaggio fatto di uliveti a perdita d’occhio; numerosi cartelli improvvisati, anche scritti in dialetto, maledicono gli sporcaccioni facendomi capire che tanti pugliesi combattono come possono questa forma di malcostume. Ho affittato una casa in questo angolo di Salento per rilassarmi alternando giornate di mare a escursioni nell’interno. Dalla villetta oltrepasso il nuovo ponte di legno costruito per passare sul canale dove sono ormeggiate le barche; al buio il ponte si accende di una luce verde ed il giovedì sera nelle vie adiacenti si svolge un piccolo mercatino con le bancarelle illuminate a festa. Raggiunto il bar colazione tipica con Pasticciotto pugliese, un dolce di pasta frolla ripieno di crema pasticcera o come piace a me di cioccolato; accompagnato da un buon caffe leccese preparato freddo e con latte di mandorla. Pomeriggio in spiaggia con gli occhi sulla Torre Pali un tempo bastione di avvistamento di pirati saraceni, oggi nido e ricovero di uccelli marini. Serata della pizzica in un paese vicino con concerto degli Alla Bua gruppo di musica popolare; qui mi scateno in mezzo a migliaia di persone tarantolate dal ritmo ossessivo del folclore salentino. La sera della partenza piacevole camminata coi piedi nell’acqua, e in un abbagliante chiaro di luna dare un ultimo sguardo alla vecchia torre al mare.