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Matera Potenza
BASILICATA : Superficie: 9.994,61 ² Popolazione: 576.619 Province: 2 Comuni: 131 Di questa terra ho esplorato Matera, una città dove ad ogni angolo c'è qualcosa da scoprire e ti rende orgoglioso di essere italiano; la Murgia con i colori dorati dei campi e i suoi borghi arroccati sulle colline, ed infine la costa jonica con il mare azzurro e grandi spiagge di sabbia bianca. E per non dimenticare che questa terra ha fatto parte della Magna Grecia, a pochi chilometri dalla costa, tra i fiumi Bradano e Basento, sorge il sito archeologico di Metaponto. Della Basilicata il punto di forza è il paesaggio, e mi manca ancora da vedere il Potentino, le spiagge tirreniche affacciate sul Golfo di Policastro, il Parco Nazionale del Pollino. Il mio piatto preferito della cucina lucana è la Crapiata, una zuppa ricca di legumi ed ortaggi; squisita anche Fave e Cicorie. Ottimo il pane materano, e la frutta, in particolare i fichi rosa di Pisticci e le fragole di Policoro. Tra i vini segnalo un rosso: il Primitivo di Matera.

Superficie: 3479,35 Km² Popolazione: 189.098 Comuni: 31



La Città dei Sassi patrimonio dell'umanità non ha deluso le mie aspettative. Parcheggiato agevolmente nella parte nuova, in pochi passi sono nel centro storico dove le strettissime vie si confondono in cortili privati, e la vista ti fa pensare di far parte di un immenso presepe. Visto la giornata uggiosa, ho trovato riparo nelle numerose chiese e le ore sono rapidamente passate innanzi ai miei occhi rapiti da tanta bellezza. La sera sono andato a cena in uno di quei ristorantini scavati nella roccia; mestoli di rame e grandi chiavi antiche alle pareti, e candela e pianta sul tavolo. In questa atmosfera romantica, ad un calice di Primitivo della Lucania ho accompagnato la zuppa di fave servita con crostini di pane caldo. Poi una passeggiata fino al Duomo dove affacciato ad un belvedere, le migliaia di luci che illuminano il borgo vecchio mi hanno riempito il cuore di emozione. Ci tornerò!
Questa escursione a Metapontum, sito della Magna Grecia, parte col piede sbagliato. Arrivato davanti al Parco Archeologico, lo trovo chiuso. Dalla bassa recinzione si può vedere qualcosa, e scattare qualche foto ai resti dell'antica città risalente al IV secolo avanti Cristo; da lontano è difficile ammirare quel che rimane dei templi e del teatro a emiciclo. Mi sposto di qualche chilometro nell'area delle Tavole Palatine. Lì, si, mi riempio gli occhi di tanta bellezza circondato dalle colonne di quello che una volta era il Tempio della dea Hera. Purtroppo le colonne, formate da calcare hanno risentito dell'usura del tempo; ne sono rimaste in piedi cinque da un lato e dieci dall'altro; questo non ha impedito che sul sito giravano una telenovelas facendo uso del drone; segno che questo luogo suscita ancora emozioni. La sera poi, transitando sulla statale jonica, ho visto le colonne illuminate; spettacolo!
Di queste terre visitate in un assolato pomeriggio d'estate, ricordo una puntura d'insetto, forse un ape, nei pressi del cartello di Montescaglioso. Circondato da campi dai magnifici colori, il paese è arroccato su un colle e fa parte del Parco Regionale della Murgia Materana. Il borgo racchiude dentro se numerose chiese, ma bisogna attraversarlo tutto per arrivare al sito che gli è valso l'appellativo di "gioiello": l'Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo; da lassù si domina buona parte della valle del fiume Bradano; si respira un atmosfera di serenità già camminando lungo i chiostri, ma bisogna proseguire la visita all'interno ed in particolare alla cripta per capire l'importanza di questo monastero. Sto programmando di tornarci per Pasqua quando in occasione della settimana santa sono molte ed originali le iniziate religiose e folcloristiche; in quel caso il racconto lo riscriverò con le emozioni del momento.



Ero in autostrada per una settimana nel Sud Italia. Senza prenotazione come faccio spesso, telefona qui telefona là, tutti gli alberghi che mi ero segnato prima di partire erano occupati. Tranne a Policoro. Arrivato per caso, mi sono trovato bene. La prima cosa che colpisce sono i Giardini Murati, molto ben tenuti. Al centro Piazza Eraclea: su un lato c'è la moderna Chiesa di Maria Santissima del Ponte dalla candida facciata; il bianco è il colore che predomina nella piazza. Sugli altri tre lati è stato piacevole passeggiare con un gelato sotto a dei porticati illuminati, fatti ad arco. Al centro della piazza c'è una statua raffigurante Ercole (Eraclea è l'antico nome della città) che lotta col leone. Ho visto anche il Palazzo Baronale, un tempo dimora della nobile famiglia dei Berlingieri, oggi sede di eleganti ristoranti. La spiaggia, luogo prediletto dei miei pomeriggi, è molto ampia e di sabbia chiarissima. Di un azzurro tenue è il colore del mare.
Ho sempre avuto la curiosità di conoscere questo paese da quando, nel 2003, il governo di allora decise che il paese sarebbe stato il centro di stoccaggio delle scorie nucleari italiane. I coraggiosi abitanti di questo piccolo borgo si opposero al regime di allora impedendo questo scempio. L'area destinata alle scorie radioattive si chiama Terzo Cavone, ed oggi è una bellissima spiaggia di sabbia fine con un mare cristallino. Per arrivarci si cammina un bel po in una grande pineta, per poi riposare i piedi in questa soffice sabbia prima di un tuffo nelle calde acque dello Jonio. Tra i monumenti di questo paese marinaro decisamente moderno, segnalo la Chiesa dell'Assunta costruita a metà del novecento ed il Palazzo Baronale dell'ottocento. Tutto intorno è campagna, che tra il frinire dei grilli, produce molte prelibatezze. Prime fra tutte, le fragole che competono alla pari con quelle tipiche di Policoro.
Sono arrivato di pomeriggio in questo lido. Ho tolto le scarpe ed ho camminato sulla sabbia tra gli stabilimenti balneari fino al mare quel giorno un pò mosso; camminando verso occidente, dopo qualche centinaio di metri, dove la spiaggia è libera e un pò selvatica, sono arrivato al confine con la regione Calabria. Non c'erano indicazioni ma il maps mi diceva che avevo un piede in una regione ed uno nell'altra. Comunque non sono arrivato per caso in questa località. La sera, dopo tanta attesa, c'era il concerto di Loredana Bertè. Quel giorno il lungomare era costellato di bancarelle e street food. Una pizza in uno dei tanti ristorantini del lido e sono pronto insieme a centinaia di persone ad assistere all'evento. E via al concerto con "E la luna bussò", "Il mare d'inverno", "Sei bellissima" fino al successo del momento "Non ti dico no", per una serata magica.