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Gorizia Pordenone Trieste Udine
Una regione di confine che ti fa sentire un uomo di frontiera. Ogni volta che ci sono stato, a partire dal servizio militare, ho incontrato il forte vento proveniente da est, ed ogni tanto, quando meno me lo aspetto mi torna alla mente. Le ampie spiagge dorate di Lignano Sabbiadoro o Grado, il Carso Triestino con le sue profonde grotte, la Carnia dai panorami selvaggi, le Dolomiti Friulane, sono solo alcuni esempi di quanto di spettacolare può offrire questo territorio. La cucina friulana va incontro ai miei gusti: il Boreto Gradese con la polenta, la Pasta con i Cannolicchi, e tra i dolci da non perdere la Gubana. I vini friulani sono eccellenti: tra i bianchi, a mio modesto parere abbiamo il numero uno al mondo che è la Ribolla Gialla versione spumante; tra i rossi ottimo il Refosco della zona di Udine.

Superficie: 467,14 Km² Comuni: 25



Soprattutto di sera ho scoperto che questa piccola cittadina circondata dall'acqua non è solo mare e laguna. E' anche centro storico con le sue antiche chiese e gastronomia con i numerosi ristoranti sempre affollati nonostante le rigide norme di distanziamento imposte dalla pandemia di covid19. Passeggiando lungo i suoi ampi viali alla ricerca di un posto dove soddisfare la gola, passo innanzi ad artisti di strada che in cambio di un obolo rallegrano il cuore dei passanti. Raggiungo il Castrum, nucleo di strette calli ricordo dell'antica fortezza. Qui mi trovo innanzi alla Basilica di Sant'Eufemia, architettura paleocristiana del V secolo illuminata da luce soffusa. Questa magica serata doveva proseguire in una osteria dove ero ansioso di assaggiare il Boreto, una zuppa di pesce con la polenta tipica del luogo; squisito, anche se l'abbondante pepe come da ricetta tradizionale, ha fatto si che mezzo litro di prosecco bastasse a malapena. Questa vacanza a Grado non poteva terminare senza un ricordino acquistato in una delle tante botteghe gestite da commercianti di lingua tedesca, una sveglia a forma di Ancora.
Provenendo da Grado, oltrepassato il fiume Isonzo, sono arrivato in questa cittadina portuale che ha dato i natali a due tra i miei artisti preferiti: il cantautore Gino Paoli e la cantautrice Elisa. Ho parcheggiato nei pressi del porto, famoso soprattutto per la cantieristica; si costruiscono anche navi da crociera. Da lì una prima tappa al Duomo di Sant'Ambrogio, chiesa ricostruita in stile gotico dopo la distruzione durante la prima guerra mondiale; spicca in modo particolare la facciata con il mosaico raffigurante Sant'Ambrogio. Poco distante arrivo a Piazza della Repubblica, cuore pulsante della città e sede municipale; in fondo alla piazza, un imponente scalinata che porta alla parte alta della città. Continuando a salire si entra in un boschetto collinare in cima al quale c'è la Rocca, fortificazione medievale di origine ostrogota. Da lassù il panorama è spettacolare: io ed il Leone di San Marco posto sull'ingresso del castello, guardiamo il mar Adriatico scrutando l'orizzonte se mai navi nemiche si dovessero palesare.
Nell'anno di una terribile pandemia, dove a causa di carenza di personale avevo lavorato incessantemente, avevo bisogno di una tranquilla vacanza, e questo antico borgo di pescatori ha fatto al caso mio. Grado è compresa tra la Laguna ed il Mar Adriatico, e collegata alla terraferma da un lunghissimo e suggestivo ponte. La stanza del mio hotel volgeva a nord, verso la laguna, le cui acque basse fanno affiorare numerose isole. Ho passato pomeriggi rilassanti sotto l'ombrellone di questa località giustamente chiamata "l'Isola d'Oro", giustamente chiamata così per le sue spiagge di finissima sabbia dorata. La spiaggia principale non era libera ma si accedeva tramite un cancello, (che di sera veniva chiuso), dopo aver fatto pagato un biglietto di ingresso; io solitamente amo le spiagge libere però stavolta ho apprezzato i servizi impeccabili di questi stabilimenti balneari e questa sensazione di "esclusivo". Il mare era pulito ed il fondale era basso per oltre centro metri, adatto anche a chi non sa nuotare.

Superficie: 2275,14 Km² Comuni: 50
Pordenone: Palazzo Comunale, edifico gotico del XIII secolo
Pordenone: Palazzo Comunale, edifico gotico del XIII secolo



Duomo concattedrale di San Marco Evangelista
Diga del Vaiont
Fontana nel cortile della Chiesa di San Floriano

Superficie: 212,51 Km² Comuni: 6



C'è un pò di coda per accedere al parcheggio a pagamento, ma permette di lasciare l'auto in un area custodita vicinissima all'ingresso. Il primo impatto lascia a bocca aperta; un magnifico castello a picco sul mare in stile neogotico costruito in pietra bianca. Decido immediatamente di visitarne l'interno. Ogni stanza del palazzo è perfettamente conservata, ed ogni arredo rimanda a Massimiliano arciduca d'Austria e a sua moglie Carlotta principessa del Belgio che nel 1856 fecero costruire questo castello. In ogni camera ci sono ritratti di personaggi storici di quell'epoca ma la mia sala preferita è la 5 per un bellissimo globo terrestre in cartapesta e legno, oggetto che da sempre esercita su me un fascino irresistibile. Uscendo nel retro del palazzo la vista sul golfo di Trieste è incantevole. Una passeggiata nell'immenso parco che circonda il castello col verde degli splendidi giardini e l'azzurro del mare sottostante. Ultima ora dedicata alla visita della mostra sulla pubblicità dell'artista Dudovich con manifesti creati per alcuni noti prodotti tra cui il Campari.
Diretto in Slovenia ho fatto tappa in questo borgo di pescatori a pochi chilometri dal confine di stato. Imbocco per sbaglio le strettissime strade in ripida salita della Muggia vecchia. Da lassù domino tutto il golfo, con in primo piano il porto di Trieste. Ridiscendo e lasciato l'auto vicino alla stazione dei pullman, ho attraversato la piazza principale, dove si trovano il Municipio, ed il Duomo dalla facciata in candida pietra dedicato ai Santissimi Giovanni e Paolo . Una passeggiata tra le viuzze semideserte, in questa afosa giornata d'agosto, ed infine trovo posto all'esterno di una gelateria di fronte al porticciolo. Lì, mentre osservo la varietà di imbarcazioni ormeggiate, mi ristoro con una granita ed una macedonia di frutta. Torno all'auto passando da alcune caratteristiche calli ricche di negozietti e case colorate. Qualche minuto ancora, per respirare l'odore di mare ed immortalare negli occhi questo posto, e sono pronto a riprendere il mio viaggio.
Da sempre sognavo di visitare questa città. Parcheggiato nei pressi del Salone degli Incanti, oltrepassato l'Acquario mi son fatto fotografare sotto la statua di Nazario Sauro, Comandante della Regia Marina e Patriota. Poco più avanti arrivo nel luogo tanto atteso: Piazza Unità d'Italia, l'unica piazza italiana che finisce direttamente sul mare. Ogni lato è interessante: a sinistra il Palazzo della Prefettura, storica sede della Luogotenenza Austriaca; di fronte il Municipio riconoscibile dalla Torre con Orologio, con davanti la bellissima Fontana dei Quattro Continenti; sul lato destro l'ottocentesco Palazzo della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia con ai lati due magnifiche statue; dietro infine il lato affacciato sul mar Adriatico che la rende unica, speciale. Una passeggiata in salita fino alla Cattedrale di san Giusto Martire; poco distante in cima al colle, visito il Castello di San Giusto con l'interessante Museo delle Armi. Una foto in posa dietro al cannone e si è fatto tardi. Con il buio si è alzato il vento, tipico di questi luoghi, ed è tempo di andare a rintanarmi in una tipica osteria dove mi hanno servito un pasta con i cannolicchi da leccarsi la punta delle dita.

Superficie: 4969,30 Km² Comuni: 134
Aquileia: Basilica Patriarcale
Aquileia: Basilica Patriarcale



Centro by night
Sito archeologico; colonnato del Foro Romano
Interno della Loggia della Gran Guardia